D: Laura, la tua azienda è un esempio di successo nell'export del Made in Italy. Qual è il segreto?
R: Il segreto è una combinazione di fattori. Primo, la qualità senza compromessi del prodotto. Il Made in Italy è un marchio di per sé, ma dobbiamo onorarlo con eccellenza. Secondo, una profonda conoscenza dei mercati esteri. Ogni paese ha le sue peculiarità culturali e commerciali, e non si può usare la stessa strategia ovunque. Terzo, la capacità di adattarsi e innovare, anche nei processi di produzione.
D: Quali sono le principali sfide che hai affrontato nell'espansione internazionale?
R: Le sfide sono molteplici: barriere linguistiche e culturali, normative diverse, logistica complessa, e la necessità di costruire una rete di partner affidabili. È un percorso che richiede pazienza, investimenti e la volontà di imparare costantemente. Non si può pensare di conquistare un mercato dall'oggi al domani.
D: Quale consiglio daresti a un'azienda italiana che vuole esportare?
R: Iniziate con una ricerca di mercato approfondita per identificare i mercati più promettenti per il vostro prodotto. Poi, non abbiate paura di chiedere aiuto a esperti di export o agenzie specializzate. Partecipate a fiere internazionali, fate networking. E, fondamentale, siate pronti a investire tempo e risorse, perché l'export è una maratona, non uno sprint.
Intervista del 10 Luglio 2025.